Gennaro Leone

Non ce l’ha fatta il giovane pugile Gennaro Leone a sconfiggere quella violenza alla quale si era sempre opposto attraverso la pratica del pugilato. L’allievo del maestro Antonio Coppola è stato ucciso da una coltellata nel centro della movida casertana dopo aver cercato di impedire una rissa, la scorsa notte. Le lacrime del maestro Coppola, subito accorso all’ospedale S.Anna di Caserta,  disegnano l’amara constatazione di una degenerazione violenta ed inspiegabile, laddove i  giovani dovrebbero vivere un momento di spensieratezza ed invece incontrano una morte assurda figlia del degrado culturale e civile dei giovani abbandonati a se stessi in un ambiente di sottosviluppo civile. Gennaro Leone aveva disputato il suo ultimo incontro il 23 luglio scorso indossando la maglia della nazionale italiana nel  match internazionale contro la Romania, a Caserta, in quel palazzetto poco distante da Via Vico, luogo della tragedia.  In quell’occasione Gennaro aveva vinto il suo 14 match su 18 battendo il forte pugile rumeno luca Demeter. Campione regionale negli 81 kg, il pugile nativo di Santa Maria Capua Vetere aveva conquistato la medaglia bronzo ai campionati italiani di Roma nel dicembre scorso.  Qui era stato adocchiato dai tecnici federali Fabrizio Cappai e Francesco Stifani che lo avevano voluto nella loro rappresentativa azzurra.  “Non trovo parole e non riesco a comprendere – si rammarica Fabrizio Cappai -  Gennaro era un ragazzo volenteroso ed orgoglioso amava la boxe e voleva ritagliarsi uno spazio in questo mondo sportivo. Mi riesce difficile trovare altre parole, manifesto il mio cordoglio alla famiglia ed al maestro ricordando un eccellente atleta ed un giovane meraviglioso”.  Sconvolto anche il presidente della Federcampania Rosario Africano che aveva avuto parole di elogio per Giovanni quando era stato convocato in nazionale. “Avevo visto la sua soddisfazione quando ha indossato per la prima volta la maglia azzurra- commenta-  oggi lo vedo sconfitto da una violenza assurda che diventa omicida in un batter d’occhio. Ti senti sconvolto ed anche responsabile di certi avvenimenti che non dovrebbero verificarsi con questa consuetudine.  Una vita, una carriera sportiva  spazzate via da un momento di follia, tutto è sempre più assurdo. La mia vicinanza alla famiglia ed al maestro Coppola ed a tutto il movimento pugilistico campano che incassa una grave sconfitta sociale”.  Toccanti anche le parole del maestro Antonio Brillantino, tecnico delle FF.OO. di Marcianise dove spesso  Leone si allenava. “Gennaro Leone lo conoscevamo benissimo e più volte i nostri atleti si erano confrontati con lui nelle riunioni pugilistiche organizzate mesi fa- die il maestro Brillantino-  Un pugile coriaceo, un vero guerriero, forte e determinato che su ring dava filo da torcere ai suoi avversari. Le Fiamme Oro sezione giovanile di Marcianise esprimono tutto il loro dolore per la scomparsa di questo giovane ragazzo. Le condoglianze alla famiglia, al Team Energy di Caserta del Maestro Antonio Coppola e a tutto il movimento pugilistico Campano”.