La Federazione pugilistica Italiana ha comunicato con apposita nota la corretta interpretazione dell'ultimo DPCM in merito all'attività agonistica ed agli allenamenti specifici. Un'apertura che va sempre controllata perchè è stato proprio il grande senso di responsabilità dei dirigenti, dei maestri e degli atleti  a consentire che le nostre palestre non venissero chiuse. Bisogna continuare con questo senso di responsibilità anche perchè il mondo del pugilato, il rispetto delle regole, lo conosce e lo insegna. Questo in sintesi il chiarimento esplicativo:

  • Sono consentiti gli eventi e le competizioni organizzate sotto l'egida e il controllo della Federazione Pugilistica Italiana, ovvero di Pugilato AOB, Pugilato PRO e Pugilato GYM BOXE, perché di tipo agonistico e riconosciuti di interesse nazionale, a porte chiuse, nel rispetto dello specifico Protocollo operative e linee guida adottato dalla Federazione Pugilistica Italiana per le Riunioni di Pugilato;
  • Sono consentite le sessioni di allenamento con contatto, a porte chiuse, degli Atleti agonisti della Federazione Pugilistica Italiana partecipanti agli eventi e alle competizioni di cui al precedente punto, in regola con le certificazioni mediche previste, con tesseramento 2020 per Pugilato AOB, Pugilato PRO e Pugilato GYM BOXE, nel rispetto dello specifico protocollo e linee guida adottato dalla Federazione Pugilistica Italiana per gli allenamenti con contatto.

Non sono consentite le sessioni di allenamento al chiuso (nelle palestre) degli Atleti, tesserati per la Federazione Pugilistica Italiana, nelle qualifiche Giovanili e Prepugilisticaanche se svolta in forma individuale; invece è consentito che gli stessi svolgano attività in spazi all'aperto nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, senza alcun assembramento e delle altre precauzioni previste dai protocolli, come previsto dall’art. 1, comma 9, lettera d) del DPCM.