Pompei 34 ridimensionare

Carissimi amici del pugilato, non solo Campano,

sono amareggiato, inutile nasconderlo, forse anche deluso, ma tutt’altro che demotivato dal risultato dell’ultima assemblea elettiva del Comitato Regionale Campano, che mi ha visto uscire sconfitto per un solo voto.

L’amarezza scaturisce dalla riflessione che il nostro comitato, il pugilato campano, è tutt’altro che coeso, anzi è praticamente spaccato in due. Questo non solo nella scelta del presidente, ma anche per quanto riguarda l’unità di intenti  che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, avere una chiara univocità, invece il proprio orticello viene prima di altre cose più importanti. Perché cari amici le coltivazioni migliori avvengono quando tanti “orticelli” concorrono ad una produzione ed ad un raccolto che sia il frutto di ampie collaborazioni e sinergie. Era questo quello che volevo attuare.

La delusione, che fortunatamente è solo un sentimento temporaneo,  scaturisce dalla considerazione che è stata preferita la solita logica del clientelismo a discapito delle innovazioni e di un’accelerazione, di una nuova spinta che avrei voluto dare a tutto il movimento pugilistico campano. Ognuno è comunque libero e responsabile delle proprie scelte. Ci passerò sopra perché nel nostro sport non possono prevalere i rancori e le diaspore personali.

Anzi proprio perché voglio passare sopra, vi preannuncio che, esaurito il momento di amarezza e di delusione guardo avanti dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno,  che il 14 settembre è ormai alle spalle. Durante le votazioni avrei riscontrato anomalie, avevo ipotizzato un ricorso al Tribunale Federale, ma per il bene del pugilato campano, ho desistito da questo proposito. Mi auguro che tutti abbiamo questa riflessione evitando quelle denunce, quei ricorsi, quelle lettere a dispetto che negli ultimi tempi sembra che siano diventato pane quotidiano.  Il mio è un tentativo di addolcire i veleni per evitare strascichi e future incomprensioni  e lasciar lavorare il nuovo consiglio ed il presidente riconfermato, in piena autonomia e con rinnovata tranquillità. Invito chi come me non è  stato premiato dal voto assembleare, di riflettere su questo atteggiamento ed iniziare a remare di nuovo nella stessa direzione.

Faccio un passo indietro, mi tiro fuori da una logica rancorosa, ma sarò sempre vigile e partecipe alle vicende del pugilato nel pieno rispetto di un impegno che per quanto riguarda la famiglia Africano è in atto da due generazioni, cercando, come sempre, di essere utile e collaborativo nella mia immutata qualità di dirigete tesserato e di componente della commissione nazionale del pugilato femminile.

Al presidente riconfermato, ai  nuovi consiglieri eletti ed al segretario del Comitato Regionale Campano, auguro di portare sempre più in alto il pugilato Campano.

Buon lavoro a tutti

Rosario Africano