tommasone vittoria

Carmine Tommasone si riprende il ring e disegna la sua nuova scalata ad un titolo prestigioso. Mr Wolf l’altra sera sul ring fiorentino ha dimostrato che ha ancora il cuore per soffrire e la voglia di portare in alto il suo pugilato. Non era facile, anche se Tommasone è uno che non smette mai di allenarsi, risalire con questa personalità sul quadrato, specialmente dopo aver visto svanire un sogno mondiale. Ma come insegna da sempre questa disciplina sportina l’allievo di Michele Picariello, si è prontamente rialzato. Contro  Brayan Mairena, per Carmine, non era solo il solito match di “rientro” ma qualcosa di più. Doveva dimostrare agli altri, più che a se stesso, di aver reagito alla sua prima sconfitta da Pro in venti incontri, sapeva che avrebbe sofferto, sapeva che, come sempre gli è successo, nessuno gli avrebbe regalato nulla, sapeva benissimo che questo match metteva a rischio il prosieguo della sua carriera. Ma come contro Valdez è salito sul ring con quella voglia matta di riprendersi quello che solo momentaneamente gli avevano tolto. Chi storce il naso di fronte ai suoi 35 anni non conosce questo ragazzo e soprattutto non conosce il suo maestro Michele Picariello. E’ una coppia vincente nella vita e nello sport, un maestro ed un allievo come vuole il più preciso manuale della boxe, un binomio di lealtà sportiva, di coraggio e di dedizione. Questo viene fuori dalla vittoria sofferta, ma fortemente voluta, dell’altra sera. Ora le nozze con la sua Laura ed in mezzo la grande umanità di questo campione irpino che al termine del match ha ricordato un altro sportivo irpino, Flavio Puleo, che al di là della sua disabilità ha combattuto contro un brutto male. Ecco due modi di intendere la competizione nella stessa maniera e con lo stesso cuore. Ora avanti il prossimo.