Oliva e Silvestri

Cala il sipario sulla storia del Pugilato Campano e la scia nei cuori degli appassionati una profondo tristezza ed un senso di perdita che non piò in nessun modo essere risanato.  La Fulgor Boxe Napoli, già quella  fucina di campioni, che tanto lustro e tanta gloria ha donato alla città Napoli e nella quale si rispecchiava lo spirito dell’agonismo, del sacrificio della gloria di tutti coloro che con passione seguivano e praticavano la nobile arte. Oggi è un’anonima saracinesca abbassata, dall’indifferenza delle istituzioni. Si è spenta una candela, ma la fiamma sacra è nei cuori di Gerardo Esposito ed i giovani della FULGOR BOXE che riaccenderanno un falò che illuminerà la città con il suo invincibile spirito di vittorie e lealtà. Era già successo nel 1987, quando finalmente da Piazzetta Spirito Santo anche allora i giovani della FULGOR ottennero l’agognata palestra. Quei giovani di allora si chiamavano Elio Cotena, Ciro De leva, Patrizio Oliva, Alfredo  Raininger, Gaetano Caso, Antonio Picardi, Mimmo Di Iorio, Pasquale Rippa, Vincenzo Bottiglieri, con loro tanti giovani , un giovanissimo Lino Silvestri ed un altrettanto giovane cronista de Il Giornale di Napoli. I Registi furono, e non poteva essere altrimenti, Geppino Silvetri ed il suo ex allevo Aldo Ferrara. Questi ultimi erano riusciti qualche anno pima,  a strappare all’allora Sindaco di Napoli Carlo D’Amato la concessione per una nuova palestra, quella di via Goethe 7. Lo sfratto sembrava imminente, poi però il comune di Napoli fu commissariato ed l commissario Sergio Vitiello tra le tante incombenze dimentico di dare seguito alla concessione. Il successore del commissario il sindaco Pietro Lezzi, nel suo insediamento, promise di ottemperare a quanto promesso dalla precedente amministrazione. Ma le cose andavano per le lunghe ed ecco i giovani del maestro Silvestri, con l’audace spirito delle avventure risorgimentali con un colpo di mano occuparono il locali di via Goethe a loro promessi. Tutto nacque un pomeriggio di ottobre del 1987, Oliva, Raininger, De Leva, Caso e compagni arrivati a Piazzetta Spirito Santo trovarono i locali della loro palestra allagati ed inservibili. Non ce la fecero più, si guardarono negli occhi ed andarono ad allenarsi a Via Goethe.  Dopo quel gesto i locali vennero affidati alla FULGOR BOXE. Oggi si interrope un percorso ma solo temporaneamente per il governo federale locale è pronto a dare battaglia per riconsegnare una casa alla leggenda della Boxe. “E’ una notizia che ha amareggiato tutti noi – spiega Raininger – ma vogliamo capire e vederci chiaro. Investirò il prossimo consiglio federale della Campania per comprendere meglio la situazione e proporre nuove soluzioni”.