Apa Abes

 

A tutte le ASD pugilistiche campane

 

         Oggetto: doverosa informazione.

 

 

         La guerra è "la continuazione della politica con altri mezzi" diceva Clausewitz.

            Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.
(Rainer Maria Rilke)

            La differenza tra i falsi ricordi e quelli veri è la stessa che c’è per i gioielli: sono sempre quelli falsi che sembrano i più reali, i più brillanti.
(Salvador Dali)

Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti. La memoria umana è veramente qualcosa di strano: c’è conservata dentro un sacco di roba inutile, un sacco di cianfrusaglie, come in un cassetto. Mentre le cose importanti, quelle realmente necessarie, svaniscono una dopo l’altra..
(Haruki Murakami)

Il rancore ci nutre di rabbia, risentimento e sospetti e ci fa andare spesso fuori strada, inquinando ogni pensiero e emozione.

Non è tanto gelosia, forse è solo dispiacere nel sapere quanto siamo facilmente sostituibili.
(Anonimo)

Mi piace sempre iniziare una conversazione citando qualche aforisma ad essa collegato.

Scopro, con non poco disappunto che il nostro presidente regionale, dott. Alfredo Raininger, ha affidato a facebook  il viaggio di una comunicazione ufficiale a tutte le ASD pugilistiche della Campania. Il disappunto è in primo luogo legato allo strumento utilizzato, ma poi nel merito alle tante inesattezze espresse, probabile causa di confusione o quanto meno di conoscenza errata nei destinatari del messaggio. Affidandomi ad una frase idiomatica detta anche “idiotismo” (Wikipedia)  mi è sembrato che il presidente del comitato regionale Campania della FPI abbia assunto il ruolo di “Deus ex Machina”  dell’intero territorio pugilistico campano.

Entrando nel merito della questione, corre l’obbligo di fornire una informazione seria, dettagliata e precisa sul “Consiglio dell’EBU” tenutosi a Pompei, nella splendida cornice dell’Hotel Vittoria, sabato 27 u.s. Il consiglio dell’EBU è assimilabile ad un nostro “consiglio federale” solo relativo all’ente che gestisce il pugilato PRO in Europa.

Il Consiglio è indetto, convocato ed organizzato dalla Segreteria Generale dell’EBU. La nostra federazione non ha alcuna egida o controllo sul suddetto consiglio.  Il consiglio non si declina su inviti, ma è a numero chiuso, la cui partecipazione è riservata solo agli aventi diritto e cioè ai 10 componenti eletti in seno all’Assemblea Ordinaria.  Non c’è alcun componente invitato o inviato a rappresentare le FSN su delega dei presidenti. Il sottoscritto era presente in qualità di componente eletto e non già come vicepresidente della FPI.

La particolarità di questo consiglio è consistita nel fatto che il sottoscritto ha convinto il Presidente e la Segretaria Generale dell’EBU ad effettuare il suddetto consiglio non più a Roma ma nella storica Pompei offrendo  l’opportunità di visitare il sito archeologico forse più famoso al mondo ai componenti del Board.

Nel precedente consiglio svoltosi proprio a Roma non era presente,  in quanto ovviamente non invitato,  il presidente del comitato laziale, eppure tutto ciò non ha suscitato nello stesso sentimenti di “Lesa Maestà”.  La stessa dott.ssa Enza Jacoponi, da me sensibilizzata sull’accaduto ha tenuto a precisare che si meravigliava dell’idea che il presidente del comitato fosse dispiaciuto del “mancato invito” a parteciparvi “sia in qualità di  maggior rappresentante della Federazione Campana regione ospitante, (ma non mi sembra che il comitato abbia ospitato o in alcun modo contribuito, per cui più correttamente direi regione sul cui territorio si è tenuto il consiglio), sia quale Atleta (ex per la verità) che sotto l’egida dell’EBU  ha raggiunto notevoli risultati agonistici personali. Ribadisce: “il consiglio non è su inviti, ma su convocazione degli aventi diritto”

In conclusione ho trovato disdicevole il tono perentorio dagli effetti perniciosi con cui tuonava ”nessuno potrà legittimamente rappresentare la federazione campana, neanche il vicepresidente sig. Rosario Africano che se presente…………..essendo egli privo di autorizzazione o delega a rappresentare…… in un incontro dal quale il comitato è stato escluso.

Vorrei nuovamente ricordare al nostro presidente che LUI e il comitato da LUI presieduto in questa vicenda non avevano alcun motivo per essere presenti. La sua entrata a gamba tesa non ha fatto altro che screditare il comitato stesso e le ASD che rappresenta, di fronte ad una pregevole iniziativa che ha portato i vertici del pugilato professionistico europeo ad incontrarsi in una meravigliosa città della nostra Regione.

Un mio plauso personale a Rosario Africano per la professionalità, cordialità e disponibilità che hanno contraddistinto l’accoglienza del Board dell’EBU.

Sono arrivati da tutta Europa i ringraziamenti al proprietario dell’Hotel Vittoria e alla sua signora per la splendida ospitalità difficilmente riscontrabile in altre parti del mondo.

Nella speranza di aver fornito a tutte le ASD campane una esaustiva informazione sullo svolgimento di un semplice Consiglio Federale dell’EBU in terra campana, consiglio posto unicamente sotto l’egida dell’ente europeo e non  della Federazione Pugilistica Italiana, invito il maggior rappresentante della Federazione Campana ad evitare toni ed iniziative sensazionalistiche che oltre a danneggiare l’immagine della nostra regione pugilistica hanno il solo obiettivo di mettere in mostra un “EGO smisurato” volto alla ricerca di rinverdire fasti ormai passati.

Napoli 30 ottobre 2018                                       Cordialmente

                                                                          Enrico Apa