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C’era anche la Federazione Pugilistica Italiana alla prima di Patrizio Oliva nuovamente nella veste di attore alla prima dell’ex campione olimpico e mondiale che ieri sera al teatro Sannazzaro ha portato in scena il suo spettacolo “Patrizio Vs Oliva”. Il vice presidente della FPI Enrico Apa ed il consigliere federale Biagio Zurlo hanno consegnato una targa celebrativa allo “Sparviero” che in questo suo spettacolo ripercorre le tappe significative non solo della sua gloriosa carriera sportiva, ma anche della sua vita che da scugnizzo di Via Stadera è diventato uomo, atleta, padre, e da buon napoletano anche attore. Dalle sedici corde alle tavole di un palcoscenico, Patrizio Oliva schiva i colpi della vita e della critica ed assesta il gancio sinistro alle avversità di un mondo che, sebbene lo abbia accettato, lo ha visto sempre lottare per raggiungere i propri obiettivi. In attesa di assumere l’incarico di Primo Coach dell’Italia Thunder, Oliva ritorna a teatro con un’iniziativa che non può prescindere dalla boxe e dallo sport. Il suo spettacolo è stato organizzato da SportOpera è la sezione del Napoli Teatro Festival Italia curata da Claudio Di Palma e Vesuvioteatro, dedicata ai legami tra l'arte e lo sport. Il palcoscenico è un ring aperto, la sua storia ci racconta le peripezie, le crisi, gli ostacoli che ad ogni passo, sia tu un uomo o un semidio, ti fanno dubitare, anche solo per un attimo, che il tuo destino sia già scritto. Tra i vapori di una sauna olimpica, dove nel tempo sospeso di una preoccupante seduta, si sudano i grammi di troppo per rientrare nel peso consentito, tra i fumi delle macerie di un terremoto familiare più esistenziale che fisico, tra le nuvole bianche su cui troppo presto è volato a riposare un amato fratello, ci convinciamo che Patrizio facendosi, da pugile-semidio, un semplice attore, sia il solo che può raccontare la sua storia. O pugile, semidio e attore sono forse sinonimi?