Francesca

Un anno di amarezze, un anno per riflettere, ed un anno per trionfare. Gli ultimi tre anni di Francesca Martusciello sono tutti racchiusi in questi tre caratteri. La pugile di Marcianise si prende l’ennesima rivincita in quest’anno cosiddetto di ritorno e porta a casa un titolo di vice campionessa europea molto significativo per la sua carriera. Vale più dell’oro la medaglia d’argento che si lega al collo dopo la sconfitta(??) contro l’irlandese Broadhurst. Ma vale ancora molto di più se si pensa che solo un anno fa voleva smettere di combattere. Francesca è stata capace di rivedere se stessa, di riconsegnarsi quella fiducia che qualcuno le aveva tolto ed oggi dimostra che sul ring c’è anche lei. Con i suoi ricordi, maestro Mimmo Brillantino su tutti, con i suoi sentimenti, con la sua determinazione e soprattutto con la consapevolezza che dovrà ancora combattere…combattere … e combattere perché a lei nessuno le ha regalato nulla. Anche su questa finale, dal nostro punto di vista, abbiamo più di qualche dubbio. Nelle prime due riprese le pugili sul ring si sono equivalse, nella terza Francesca ha fatto molto di più. E’ stata lei a portare i colpi più importante, ha messo sul ring tutto quello che un pugile deve mettere, soprattutto il cuore. Ai giudici non è bastato, a noi si. Perché oggi c’è un’atleta che ha dimostrato di saper risalire la china, di reagire alle avversità e di avere voglia di sacrificarsi. Questo le ha permesso in sequenza di vincere un titolo italiano, di riconquistare la maglia azzurra della nazionale e di portare a casa questa medaglia d’argento, che , secondo noi le sta stretta, ma è pur sempre la seconda in Europa nei 60 Kg under 22. L’appuntamento con altri e più importanti trionfi è solo rimandato.